Ripartire con una degustazione di vini rossi dalla Toscana non poteva che essere di buon auspicio, con 26 etichette da 13 produttori, sparsi per 5 diverse provincie. Come sempre, alla fine abbiamo chiesto chi fosse il "vincitore"...
La degustazione della ripartenza in #ZonaGialla, primo weekend di Febbraio
Aspettavamo questo momento da dicembre, dagli ultimi giorni di apertura prima di Natale in cui ci apprestavamo a chiudere per le normative anti-covid. Abbiamo atteso, con pazienza, raccogliendo le idee e accumulando voglia di degustare... E alla fine il momento è arrivato!
Aperti a partire da lunedì 1 febbraio 2021, tornati in Zona Gialla assieme a tutta l'Emilia-Romagna, non ci siamo fatti scappare l'occasione per lanciarci in nuovo viaggio "enoico" di degustazione.
E visto il freddo, vista la necessità di scaldare animi e cuori, e tornare a sorridere con i calici in mano, la scelta del tema ci è parsa ovvia: Toscana.
Toscana, e per la precisione i Rossi di Toscana.
Per celebrare il nostro amore per quella terra così ricca di storia, di denominazioni centenarie, di vitigni autoctoni che hanno creato miti e leggende, che ogni giorno allietano i degustatori di tutto il mondo.
Sì, i vini rossi di Toscana erano la scelta perfetta per ripartire con il piede giusto.
Rossi di Toscana, tra 5 province e diverse denominazioni di origine
Nella nostra carta dei vini, nella nostra cantina, i vini rossi di Toscana hanno sempre avuto un posto speciale: varie suddivisioni territoriali, denominazioni minori e maggiori, pagine e pagine di vini e verticali mostruose.
Di fatto, siamo sempre stati amanti dei vini rossi di Toscana, e per organizzare una degustazione seria non potevamo certo limitarci ai soli grandi nomi delle DOC e DOCG più famose. Presenti quelle, dovevamo osare di più.
E così abbiamo raccolto, attraverso un'attenta ricerca, un assortito gruppo di produttori da diverse province. Per la precisione, 5 provincie, per 13 produttori, per un totale di 26 etichette diverse.
Chianti, in varie diverse accezioni: Chianti Classico, ma anche Chianti Colli Fiorentini e Chianti Colli Senesi.
Carmignano, una delle denominazioni più antiche di Toscana, e la prima in assoluto ad aver inserito il vitigno internazionale Cabernet Sauvignon nel disciplinare - le prime menzioni a questa usanza risalgono al 1600.
Brunello di Montalcino e Rosso di Montalcino, denominazioni più che conosciute e di grande prestigio, forse le più grandiose espressioni di Sangiovese esistenti.
Il Vino Nobile di Montepulciano, dall'omonimo comune in provincia di Siena, altra denominazione dalla storia antichissima (oltre un millennio) che utilizza un'antica selezione di Sangiovese, chiamata Prugnolo Gentile.
Bolgheri, ormai immancabile, che dalle prime colline di Livorno oggi presenta ogni anno vini di enorme spessore e riconoscibilità mondiale.
Montecucco, nella zona tra Grosseto e Siena, una zona più di nicchia e meno conosciuta, oscurata spesso dalla attigua Montalcino, ma capace di produrre vini di grande raffinatezza e meravigliosa trama tannica.
Non poteva poi mancare il Morellino di Scansano, prodotto nell'omonima zona di Scansano a Grosseto a partire da una selezione territoriale del Sangiovese, chiamata per l'appunto Morellino.
Infine, per non farci mancare nulla, una selezione di vitigni autoctoni più antichi e sconosciuti, posti sotto la generica denominazione Toscana IGT: vitigni territoriali, a lungo dimenticati, e solo ultimamente ripresi in mano da alcuni coraggiosi vignaioli (come Dalle Nostre Mai e Podere Gualandi) interessati a promuovere specifiche identità territoriali - quali i vitigni "Pugnitello" e "Foglia Tonda".
Ecco di seguito l'elenco dei produttori presenti alla degustazione, con le specifiche etichette, raggruppati per provincie.
Prato
Fattoria Ambra - Carmignano “Montertini” 2017
Firenze
Dalle Nostre Mani - Arialdo
Dalle Nostre Mani - Foglia Tonda
Podere Gualandi - Chianti Colli Fiorentini Montebetti 2018
Podere Gualandi - Chianti Colli Fiorentini Riserva 2015
Podere Gualandi - Vinum Rosso (Pugnitello) 2018
Le Masse di Lamole - Chianti Classico 2018
Le Masse di Lamole - Chianti Classico Riserva 2015
Siena
Cappella Sant'Andrea - Chianti Colli Senesi “Arciduca” 2018
Cappella Sant'Andrea - Serreto 2018
Fattoria di Rodáno - Chianti Classico 2017
Il Conventino - Rosso di Montepulciano 2018
Il Conventino - Vino Nobile di Montepulciano 2016
Il Conventino - Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016
Palazzo - Rosso di Montalcino 2018
Palazzo - Alcineo 2015
Palazzo - Brunello di Montalcino 2016
Podere Fornacella - Rosso di Montalcino 2018
Podere Fornacella - Brunello di Montalcino 2015
Livorno
Podere Il Castellaccio - Bolgheri “Orio” 2018
Podere Il Castellaccio - Bolgheri Superiore 2018
Podere Sette - Bolgheri “L’invidio” 2018
Podere Sette - Bolgheri Superiore “Il Superbo” 2017
Grosseto
Campinuovi - Montecucco 2018
Campinuovi - Montecucco Riserva 2015
Provveditore - Morellino di Scansano “Provveditore” 2015
Rossi di Toscana, i risultati della degustazione e il "vincitore"
Una degustazione che ha visto una partecipazione molto intensa, limitata solamente dalla semplice imposizione normativa dei posti a sedere all'interno del locale.
Non possiamo che ringraziare i nostri clienti, ormai abituati e "rodati" al partecipare alle nostre degustazioni al tavolo, unica modalità possibile in tempi di distanziamento ai tavoli.
In entrambi i giorni un gran numero di calici sono stati versati, e molte parole le abbiamo spese per presentare a tutti le particolari di ogni singolo vino e le specificità territoriali di una zona rispetto all'altra.
Come sempre, abbiamo provato poi a chiedere al maggior numero possibile di degustatori le loro preferenze, impressioni e note di degustazione. Le abbiamo poi segnate, e a fine weekend abbiamo fatto i conti dei voti...
Non è stata una conta facile, e fino quasi all'ultimo voto pareva che la situazione fosse in pareggio su più etichette... Ma alla fine un "vincitore" è emerso!
Il Montecucco Riserva 2015 di Campinuovi, sito a Cinigiano, è risultato come il Miglior Rosso di Toscana delle Ombre Rosse!
Un Montecucco da Sangiovese in purezza, allevato a circa 450 metri sul livello del mare in provincia di Grosseto. Un vino che deriva da una cantina, Campinuovi, che apprezziamo molto (e da tempo) per la sua purezza ed espressività, per ridurre al minimo qualsiasi tipo di interventismo in vigna e in cantina e lasciare che ogni vino diventi naturalmente e spontaneamente ciò che è destinato ad essere: un vino puro, schietto, sincero.
Grande interesse anche per i vini di Bolgheri, che hanno raccolto molti fan, soprattutto le etichette de Podere Il Castellaccio.
Un weekend divertente, una boccata d'aria per i nostri animi di degustatori seriali e di spensieratezza per i nostri clienti, felici di poter tornare a scoprire vini nuovi e diversi con noi.
E la prossima degustazione? La stiamo già organizzando, ne vedremo delle belle!
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